Pellet migliore: la guida completa

Pellet migliore

La guida completa per la scelta del pellet migliore

Negli ultimi anni le stufe a pellet hanno riscontrato una notevole diffusione. Nel frattempo numerose aziende sono entrate in questo mercato ed hanno iniziato a commercializzare tipi diversi di pellet importati dall’estero. Ormai la scelta è molto ampia ed i consumatori hanno difficoltà a scegliere il prodotto migliore per le proprie esigenze.

La scelta del pellet migliore per la propria stufa necessita una attenta lettura della etichetta della confezione del venditore. La resa del pellet è indice di qualità e dipende dal legno utilizzato per produrlo. Quindi la prima caratteristica da guardare è la materia prima utilizzata. Il pellet migliore è quello che si ottiene dal legno di Abete e di Faggio allo stato vergine.

Il colore del pellet è un indice importante che conferma il tipo di legno utilizzato nahce se il fatto che il pellet sia più scuro non significa necessariamente che abbia minore resa calorica.

Il pellet deve avere misura e forma regolare e congrua a quanto riportato sulla confezione. La presenza di segatura nella confezione è indici di scarsa qualità. Il pellet migliore è liscio, lucido e compatto.

Scelta del pellet migliore

Quando si acquista il pellet, è importantissimo leggere le caratteristiche del prodotto sull’etichetta della confezione. In particolare occorre fare attenzione a:

  • potere calorifico: maggiore è il valore in KWh/g e migliore è il pellet;
  • luogo di provenienza: preferibilmente italiano;
  • cenere residua: più è basso e meglio è;
  • bassa presenza di segatura;
  • certificaizone di qualità (normative DIN51731 oppure O-NORM M7135).

La confezione deve essere sigillata, perfettamente integra. Eventuali fori nella confezione potrebbero far entrare umidità, comportando una riduzione del potere calorifico. Il pelle migliore ha una resa calorica superiore a 5KWh/Kg. I valori migliori per la cenere residua sono quelli al di sotto dell’1% (0,3% è il pellet migliore in assoluto). La cenere residua intasa diverse parti della stufa, pertanto minore è e minore è la manutenzione da eseguire. Inoltre un bruciatore incrostato dalla cenere ha minore rendimento, quindi porta a sprecare prodotto.

Un metodo empirico per valutare la qualità del pellet è quella di mettere in acqua alcuni pezzi di pellet: se vanno a fondo il pellet ha qualità ottima, al contrario se rimangono a galla sono di qualità inferiore.

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